GraphITA – Innovazione dal mondo a 2 dimensioni

GraphITA ha animato dal 14 al 18 settembre l’Area Cnr di Bologna, con oltre 260 partecipanti che hanno presentato e discusso il loro lavoro, avviato contatti e progetti futuri sulla ricerca e la tecnologia di grafene e materiali 2D.

Il workshop GraphITA si è concluso con successo dopo 5 giornate di lavoro intenso e produttivo. Organizzato da IMM-Cnr e dall’Università dell’Aquila, l’evento ha riunito esperti e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo per discutere della ricerca e delle applicazioni emergenti dei ‘materiali piatti’, primo fra tutti il grafene.

L’edizione di quest’anno è la quarta, dopo la prima italiana e due tappe europee, ed è la più partecipata di tutte. “L’interesse sui materiali bidimensionali è in continuo aumento spinto dalle possibilità di una moltitudine di applicazioni innovative”, spiega Vittorio Morandi dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi del Cnr, co-organizzatore dell’evento, “GraphITA mantiene una forte impronta multidisciplinare radunando esperti dal mondo accademico e dalle imprese, nell’ottica di favorire il contatto tra competenze diverse e stimolare il trasferimento dai centri di ricerca all’industria”. “Anche la partecipazione dei giovani ricercatori è molto incoraggiata con un’attenzione particolare a tutti i paesi emergenti, a sud e a est Europa”, conclude il ricercatore.

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Il programma delle cinque intense giornate ha spaziato dalla fisica di base alle applicazioni nei settori dell’energia, dei materiali compositi, dell’elettronica flessibile; dai progressi nei metodi di produzione fino all’interazione tra grafene e materia vivente. Esperti di primo piano hanno tenuto le ‘keynote lecture’ in apertura di ogni giornata. Tra questi, Phaedon Avouris della divisione ricerche di IBM ha presentato una panoramica delle ricerche sulle proprietà e sulle potenziali applicazioni delle eccitazioni elettroniche collettive nel grafene.

Michael Strano del MIT ha tenuto un intervento dedicato a come sia possibile ingegnerizzare la proprietà del grafene e dei materiali bidimensionali attraverso il controllo della chimica delle superfici e delle interfacce.

James Hone della Columbia University ha invece presentato le potenzialità dei sistemi formati da grafene e nitruro di boro (un altro dei materiali bidimensionali attualmente oggetto di grande interesse) in transistor ad effetto di campo per applicazioni elettroniche ed optoelettroniche.

Johnatan Coleman del Trinity College ha parlato infine dello stato dell’arte della tecnica di produzione, sia di grafene che di altri materiali bidimensionali, con il metodo dell’esfoliazione liquida, e come questa possa essere particolarmente utile per applicazioni come supercapacitori, elettrodi per batterie e per elettrocatalizzatori di idrogeno e ossigeno.

La comunità di GraphITA si da appuntamento in Grecia nel 2017 per la prossima edizione che si chiamerà GrapHEL.

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Guarda la clip di presentazione della conferenza

http://graphita.bo.imm.cnr.it/

 

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